L'ARTE NUOVA SIGNA

SIGNA è un linguaggio d’arte con vari possibili sviluppi previsti. Uno è la futura versione attiva e pubblica dell’App dove ciascuno con semplicità potrà sovrapporre alla realtà fisica di un luogo un proprio messaggio espresso con un disegno virtuale attraversabile SIGNA. Sarà visibile da tutti, di lunga durata, senza impatto chimico e deterioramento dell’opera nel tempo, superando alcuni problemi attualmente indotti dai graffiti urbani.

Mi auguro che presto tutti, all'interno di una nuova etica e di alcune necessarie regole, possano usare creativamente il mio linguaggio SIGNA nelle città e nei territori. L’argomento SIGNA è completamente nuovo come linguaggio e come particolare espressione.

In questa fase iniziale, ho prodotto in www.signaworld.org. testi divulgativi e di approfondimento diversificati ad uso del pubblico, dei media, della filiera dell’arte, del mondo accademico, dei collezionisti, degli sponsor, della community e degli sperimentatori dell’App che stimolerò, in varie città del mondo, con l’invito alla condivisione sui social media di contenuti site-specific per promuovere questa assoluta novità nell'arte contemporanea. L'App è frutto della collaborazione fra me, Costantino Morosin, e lo sviluppatore Martin Koppenhoefer. 

 Tutto è pronto ma non è semplice. Come ha detto Jerry Saltz “hai bisogno di un gallerista, di un critico, di due curatori, dai tre ai cinque collezionisti per essere un artista di successo. Sei, invece, capace di raccogliere dai 10 ai 15 sostenitori del tuo lavoro? Non hai bisogno di far parte di un grande sistema”. Su questa ultima ipotesi stiamo ballando.