NOTE SUL LANCIO DELL’APP : C'E' VITA NEI SIGNA

Con queste riflessioni cerco di fornire spunti di interesse, i più vari, attorno ai SIGNA, mi aspetto consigli, critiche, adesioni. C'è vita nei SIGNA

La comunicazione in arte non è solo quello che ciascuna opera comunica, si inserisce nella varietà di contenuti filtrati da algoritmi che, in fondo, rifanno l'opera. Questo ho voluto evitare col linguaggio d'arte SIGNA, che è una cosa fra me e pubblico nel suo luogo, senza nessuna mediazione, possibile grazie dall'app che ho creato. 

Tuttavia serve informare il pubblico sul mio lavoro. Ogni tipo di proposta d’arte Signa ha un target diverso, compresa l’app SIGNAart, rispetto al social media su cui è presentata al pubblico. 

L’obiettivo è quello di fare scaricare l’App che, nel caso dei SIGNA, è lo strumento che mostra e protegge l’opera in quanto l'utente può vedere solo e sempre l'originale nel luogo dove è stato creato ed ancorato al territorio

L’idea di diffusione dell’App è basata anche sui “contenuti prodotti dall’utente”, che consistono nella condivisione del proprio punto di attraversamento di una determinata opera Signa. Ora questo è facilitato dalla forma “storie” che vari social media hanno adottato. Ciò presuppone che l’app sia in qualche modo conosciuta a monte da chi la userà attraverso un’azione di comunicazione che avviene anche in forma indiretta, su diverse fronti tematiche, quelli dell’arte, dei social, della tecnologia e delle news, della stampa tradizionale. E' questo il luogo dove avverrà la battaglia fra il Vecchio e il Nuovo, dove il vecchio sistema dell'arte cercherà di rigettare il nuovo corpo estraneo, i SIGNA. I mattoni del muro di silenzio si scioglie e appare l'infinito spazio lasciato libero dall'indifferenza.

Il coinvolgimento attraverso la forma di news è importante perché anche se i miei Graffiti Tecoprimitivi SIGNA hanno estensione spaziale terrestre, rimane innanzitutto una notizia locale, il fatto che un tracciato Signa, un nuovo genere di Arte, passi per lo spazio reale di una città, di un villaggio, attraversi o accompagni una particolare linea aerea o una rotta navale. Questo può essere percepito come il gesto diretto di omaggio e coinvolgimento verso un luogo specifico, una umanità sempre più prossima, pensato da un artista italiano, coi mezzi della più presente contemporaneità.

Ogni azione di comunicazione, deve avere un dichiarato rimando a signaworld.org, sito ufficiale SIGNA, che è la base di tutti contenuti e notizie. I progetti di eventi sponsorizzati, format TV Signa, materializzazioni Signa, libro, gadgets e altro, sono indirizzarsi di volta in volta a obbiettivi particolari fra questi il mondo dei collezionisti e galleristi.

Non si dimentica che i collezionisti importanti, hanno galleristi importanti e spesso sono a capo, loro stessi, di fondazioni e musei d’Arte, certamente obiettivi necessari alla valorizzazione e diffusione di queste mie opere SIGNA. Si sono presentate delle commissioni dirette di opere Signa. Sarebbe interesse  dei galleristi stimolare verso l’eccezionalità dei Ritratti Signa alcuni dei loro clienti che nello sport, nella musica e nel cinema, vivono di visibilità e dell’orgoglio della propria eccellenza e anche altri famosi per ricchezza e capacità di impresa a livello internazionale. Non trascurabile è l'idea di proporre l'acquisizione di tratti di una stessa opera SIGNA a più collezionisti, vicini a determinati tracciati o coinvolti nelle tematiche di una determinata opera.

Ho un elenco indicativo di nominativi e attività  che reputo assonanti ai valori dei SIGNA che comprende istituzioni, sponsor, collezionisti, gallerie, opinionisti e appassionati.  I reports delle visite a www.signaworld.org , che per ora non è stato promosso in alcun modo, tranne che per qualche segnalazione sui social media, indicano già un buon interesse del pubblico nei vari continenti.

Bisognerà scegliere degli obiettivi immediati, anche partendo dalle competenze, caratteristiche creative, relazionali e tecniche dei nuovi collaboratori. C'è spazio, per i SIGNA.