SIGNA CATS APPLE PARK

Il SIGNA CATS APPLE PARK, è un'opera d'arte contemporanea site-specific di Morosin che misura in piano m 800 x 1100.  Comprende varie figure concatenate di gatti ed è collocata nei luoghi di Apple Park a Cupertino sul “grande anello” voluto da Steve Jobs e realizzato dall’architetto Norman Foster.

Il tema del gatto è stato da sempre presente nel mio lavoro. Nel gatto vedo il rapporto plurimillenario che c’è stato fra l’uomo e l’animale, una sorta di crescita parallela che ha portato a una reciproca domesticazione fino al limite della sua divinizzazione nell’antico Egitto.

All’inizio del XXI secolo, mi sembra di assistere ad un processo analogo di tecno-domesticazione fra genere umano e strumenti elettronici attuato molto rapidamente dal fenomeno di massa dell’uso delle app per smartphone.

Particolare
SIGNA CATS APPLE PARK
SIGNA CATS APPLE PARK
SIGNA CATS APPLE PARK
SIGNA CATS APPLE PARK
SIGNA CATS APPLE PARK
GATTI RUOTATO
CATS APPLE PARK No map
CATS VIABILITA'
CATS APPLE PARK viabilità
Autore
Costantino Morosin
Anno di creazione
2018
larghezza
830 m
altezza
1,1 km
tecnica
realtà aumentata
Paesi

Oltre a SIGNA CATS APPLE PARK, un'opera d'arte contemporanea site-specific di Morosin realizzata nel 2018, l’artista ha realizzato in USA OBAMA MOBPORTRAIT, ritratto del Presidente prima della sua elezione nel 2008, che tocca molti piccoli villaggi e città del nord America. Altri Signa di estensione urbana a New York sono: “SIGNA AUTORITRATTO” del 2017 e SIGNA ANNUNCIAZIONE del 2017, disegno inserito nella pupilla della figura dell’artista, misura m 350 x 450 e attraversa i luoghi del MOMA .

La California e il territorio degli USA sono percorsi dall'opera con estensione territoriale globale SIGNA WORLD che attraversa sessantaquattro nazioni e tocca quattordici musei nei cinque continenti. Sopra e nel contesto urbano di alcuni di questi musei, il MAXXI a Roma, il BEAUBOURG a Parigi, il MOMA a New York, il 798 ART DISTRICT a Pechino e il MUDAS a Madeira, Morosin ha creato una serie di altri SIGNA fruibili anche a piedi e visibili su smartphone nelle modalità della realtà aumentata.

I Signa nascono unendo un’idea, una visione ad un contesto, creando delle figure fatte di tracciati geolocalizzati e legandole ad un luogo in forma inequivocabile. Così è stato per il Signa Gatti di Apple Park.

"Ho avuto gatti, ho giocato ad ammaestrarli e quando ho dedicato del tempo ci sono riuscito. Siegfried, al quale avevo fatto un carrettino e i finimenti come fosse un piccolo cavallo. Girava con questo intorno alla colonna del mio studio a Calcata. E Nanetta che aveva le zampette davanti un po’ più corte. Le ho insegnato a camminare sulla “lancia” e ad attraversare il "cerchio di fuoco", come se fosse un piccolo leone e io, ovvio, il domatore.

Dunque il tema dei gatti è stato un tema presente nel mio lavoro fin da quando, negli anni ‘80 realizzai il Camino di Bruna a forma di gatto, o la pittura murale nella mia stanza da letto che aveva una cornice di gatti stilizzati: figure formate da uno spazio concluso col minor numero di linee che caratterizza altre mie opere su questo tema realizzate coi più diversi materiali. È con questo stile che voglio rappresentare e mostrare con le modalità della realtà aumentata, questo animale dalle cento vite, sul grande anello di Cupertino, voluto da Steve Jobs.

È stato l’amico Antonino Saggio, in uno dei suoi simpaticissimi ed educativi indovinelli che qualche volta pone ai suoi studenti di architettura ed amici su Facebook a farmi conoscere questa interessante opera di Norman Foster che era sfuggita fino ad ora alle mie fantasie".